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Titolo: “Un fine settimana rilassante”

Cow-t 9, settima settimana, M2.
Missione: “Struttura Ciclica”
Numero parole: 972
Rating: Verde
Fandom: Voltron: Legendary Defender

Introduzione: [La storia non prende in considerazione gli eventi dell’8° stagione] Lance pensa che ai suoi amici faccia bene staccare un po’ la spina, ma il suo intento di farli rilassare gli sfugge un pochino di mano. Una campeggio in montagna si tramuta così in una sfida e lui ed Hunk sono gli avversari da battere.
Genere: Comico
Personaggi: Lance, Hunk
Avvertimenti: nessuno

 

--- --- ---

 

Lance voleva un fine settimana rilassante per lui e i suoi amici.

Da quando erano tornati sulla terra si erano dedicati esclusivamente a rimettere a postole le cose, non si erano fermati neanche sconfitto il nemico, anzi appena guariti dalle ferite della battaglia si erano rimessi all’opera con più determinazione di prima e anche lui non si era certo risparmiato. Seppure questo, però, fosse stato tutto molto lodevole, i segni della stanchezza e del nervosismo si erano fatti sempre più evidenti sui loro volti e noi loro atteggiamenti: dovevano staccare per un po’, anche poche ore sarebbero bastate, ma dovevano staccare la spina o ne sarebbe andata della loro sanità mentale.

 

Dopo diversi tentativi, Lance era riuscito a convincere i suoi amici ad andare in campeggio.

Non un campeggio come gli altri, ma una vera e propria prova di sopravvivenza o almeno così l’aveva fatta sembrare. Aveva dovuto per forza metterla su quel piano, perché altrimenti trascinare Keith e Shiro sarebbe stato praticamente impossibile.

“Ammetti che non vuoi partecipare, Mullet, perché sai di non avere nessuna possibilità. Non puoi vincere contro di me, non quando gioco in casa”, questo aveva detto a Keith e la discussione che ne era seguita, per una volta, era stata musica per le sue orecchie.

Senza che se ne rendesse conto, l’attuale Paladino Nero, ci era cascato e il resto era venuto da sé.

 

La sfida?

Avrebbero gareggiato a coppie. Lui ed Hunk, Pidge ed Allura e naturalmente Keith e Shiro.

Avrebbe vinto la coppia che sarebbe arrivata alla mattina di lunedì senza aver tentato di tornare prima a quelli che riteneva i suoi doveri.

 

Lance era convinto che il tutto si sarebbe risolto con passeggiate all’aria aperta, chiacchierate intorno al fuoco, qualche canzone e, ovviamente, marshmallow. Tanti marshmallow!

Spezzare un po’ la routine avrebbe giovato a tutti, a lui per primo, ma purtroppo i suoi amici erano da sempre competitivi, troppo competitivi, e quello che il ragazzo sperava potesse essere un fine settimana da passare insieme piacevolmente era diventata una gita a due.

 

Per prima cosa, contrariamente alle sue aspettative, ogni coppia si era separata dalle altre assecondando l’idea di Allura di estrarre a sorte il luogo dove mettere le loro tende, tanto per rendere la cosa più frizzante.

A lui era Toccato un bel rettangolino di radura nel bosco poco distante dal fiume.

 

Non erano esattamente quelli i suoi piani, diciamo che non lo erano per nulla, ma almeno erano tutti in quel parco, lontani dai loro doveri e, cosa più importante, c’era Hunk con lui.

Se esistevano due persone in tutto l’universo che andavano perfettamente d’accordo e si capivano al volo, Lance ne era certo, quelle erano senza ombra di dubbio lui e il suo grande amico Hunk.

 

Malgrado questo però, avrebbe dovuto avere sentore che le cose non sarebbero andate esattamente come desiderava da quando Pidge, mentre lui illustrava la sua idea, aveva chiesto: “È una competizione, giusto, e in una competizione è tutto lecito?”

“Beh, non proprio tutto”, aveva risposto lui, sottovalutando la cosa, “è una sfida amichevole, nessuno si deve fare male!”

Aveva creduto che quella semplice spiegazione potesse bastare, ma non aveva tenuto conto di quali ignobile nefandezze fossero disposti a fare i suoi compagni pur di vincere e il primo bene essenziale per la sopravvivenza in campeggio a pagare le conseguenze di quella sua svista furono i marshmallow.

Spariti, senza lasciare alcuna traccia dietro di loro, nel tragitto dalla Jeep al campo, ne era sicuro.

 

Il cuore di Lance ancora piangeva intimamente quella terribile perdita: quarantotto ore senza marshmallow da arrostire sul fuoco era qualcosa di impensabile, ma avrebbe resistito, era finalmente riuscito a portare i suoi amici in quel bosco per un fine settimana rilassante e l’avrebbero avuta anche a costo di perdere il secondo bene essenziale del vero campeggiatore: le bibite gassate.

E… le persero, accidenti!

Esattamente due ore dopo aver posizionato la tenda.

Lance non aveva visto nessuno avvicinarsi questo a riprova che, quando volevano, i suoi amici sapessero essere dei veri e propri Ninja.

 

“Uhm… piccole impronte!” aveva dedotto, osservando un’orma lasciata nel fango accanto al fiume. Avrebbe indagato oltre non fosse che la voce di Hunk, accompagnata dall’odore di wurstel arrostiti al fuoco (terzo bene essenziale), lo avesse richiamato all’attenti.

 

Il dopo cena era andato alla grande, i racconti dei campeggi passati di Hunk erano stati spassosi quanto i suoi ed erano entrati in tenda per dormire che si era fatta una certa ora ormai.

Lance si era destato però qualche ora dopo: era ancora notte fonda, eppure qualcosa davanti ai suoi occhi lo turbava terribilmente. Aveva battuto un paio di volte le palpebre, nel tentativo di riuscire a capire bene cosa fosse, ma, ancora poco convinto, aveva deciso di svegliare Hunk che dormiva accanto a lui.

Aveva dato così di gomito all’amico, fintanto questi non aveva aperto gli occhi. “Hunk, non volevo svegliarti, ma… vedi il cielo?”

Hunk, ancora assonnato, si era stropicciato gli occhi per bene, prima di guardare in alto, fisso davanti a sé. “Sì ed è tempestato da miriadi di stelle.”

“E… questo cosa ti fa pensare?”

“Dal punto di vista astronomico, mi dice che ci sono milioni di galassie e miliardi di pianeti. Dal punto di vista astrologico, osservo che Saturno è nella costellazione del Leone. Dal punto di vista temporale, deduco che sono circa le quattro e mezza del mattino. Dal punto di vista filosofico, posso sostenere di sentirmi piccolo ed insignificante rispetto a tutta questa immensità. Dal punto di vista metereologico, è facile presumere che domani possa essere una bella giornata. Tu invece Lance cosa ne pensi?”

“Cavolo, Hunk, penso che ci hanno fregato la tenda!”

 

Lance voleva un fine settimana rilassante per lui e i suoi amici (malgrado si fossero rivelati dei malefici gremlins assetati di prevalere) e l’avrebbe avuta, anche a costo di dormire all’agghiaccio.

 

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